
A+A: storia di una prima volta
A. e A. hanno 15 e 17 anni: sono una ragazza eun ragazzo come tanti, vivono le proprie vite dividendosi tra la scuola, unacomune passione per la musica, lo sport e tutto il resto. Sono pieni di sogni,incertezze, dubbi e aspirazioni. E non hanno ancora fatto l’amore.
In classe invece non si parla d’altro; icompagni raccontano di imprese eroiche, sembrano esperti e sicuri di sé, pareconoscano a menadito ogni dettaglio di quello che succede sotto le lenzuola. Madove hanno imparato, si chiedono A. e A.? A casa è quasi impossibile affrontarel’argomento, a scuola si parla solo di malattie e gravidanze indesiderate. Macos’è allora, veramente, il sesso tra due persone? È quello che ogni tanto A. eA. hanno intravisto nei video pornografici, sul telefono di qualcuno all’ora dieducazione fisica o nel cortile dopo scuola? Bisognerà davvero fare quelle coseassurde, quando si rimane soli in una stanza? Ed essere così “giusti” sotto lemagliette, così perfetti, così pronti negli occhi e nelle parole?
Ma poi quali parole, quali dire?
A+A. Storia di una prima volta è il viaggio di due adolescenti alla scopertadell’intimità, in cui destreggiarsi tra falsi miti, paure e ansie daprestazione, per giungere insieme a qualcosa di nuovo e inaspettato.
Perché ogni prima volta è un evento unico eirripetibile. È la prima volta.
Quando e Dove

Info
- G. SCARPINATO G. SALVATORI
- CSS FVG
- A+A: storia di una prima volta
Giornata contro ilBullismo e il Cyberbullismo
È notte, il protagonista si risveglia e ricorda di trovarsi nella suacamera, una stanza onirica e immaginaria, metafora della mente umana, dellarete internet, delle relazioni e dei sentimenti. Immediatamente ritrova intasca il suo smartphone e comincia a raccontare la sua storia, mentre alle suespalle si susseguono le immagini dei suoi demoni interiori che danzano; i suoiricordi di bambino, la purezza, l’ingenuità, la capacità di giocare; il tropposuperficiale rapporto con la madre che tenta di conoscere meglio il figlio, diandare più a fondo; infine, l’ossessione delle frasi scritte dai suoi coetaneisui social-network più diffusi tra gli adolescenti. Il protagonista è unapresenza/assenza, un’anima sospesa in un’altra dimensione, che racconta coninquietante serenità la propria vita rovinata dal cyberbullismo: prima comecarnefice poi come vittima. A concludere il racconto, un monologo con cui ilprotagonista descrive il suo immenso rimpianto: tutte le cose che avrebbevoluto fare, ora che non c’è più.
Due esseri umani vivono separati nella propriasolitudine, fatta di quotidianità e routine, di gesti che scandiscono il tempocon la loro ritmata e inesorabile regolarità. Si preparano alla vita e aldesiderio di piacere e di piacersi, separati da un muro netto, sebbeneimmaginario. Un breve sentiero permetteloro di avvicinarsi, di affrontare il desiderio di incontro e scambio,superando la timidezza e il senso di inadeguatezza.
Piccoli gesti, sguardi fugaci, il suono deiloro passi sulla ghiaia avvicinano le distanze, aprono le porte che liseparano, permettendo loro di trovarsi, senza timore. Nell’epoca dei Social laconoscenza con l’altro e la definizione del sé passano attraverso uno schermo,l’imperfezione può essere aggiustata e la spontaneità, in qualche modo,preparata. Il rischio è fuggire dalle difficoltà e al contempodall’insostituibile valore del qui e ora. Solitarium è un inno allanaturalezza del momento e dello scambio, alla possibilità di avere paura eritrarsi senza perdere la propria forza, alla relazione fatta di sguardi,piccoli dettagli, momenti in cui non accade nulla, eppure tutto cambia. Conquesto spettacolo, che lavora sull’immagine, sulla danza e sul suono, Teatrodistinto
racconta la relazione umana nella suasemplicità e purezza, senza l'utilizzo di parole, senza
certezze e senza promesse.
Il progetto nasce dallanecessità di riflettere con gli spettatori su un problema urgente per la nostrasocietà: IL CAMBIAMENTO CLIMATICO. Lo spettacolo si propone l'obiettivo diribaltare il rapporto fruitore-rappresentazione andando a costruire un percorsodove gli spettatori e le loro percezioni dei temi ambientali diventano ilcentro della rappresentazione. È un progetto che utilizza la performanceartistica e lo storytelling per monitorare le impressioni delle criticità ambientalidi un territorio coinvolgendo i cittadini ed elaborando soluzioni attraverso unpercorso partecipativo di co-creazione.